C’era una volta Cesena – Samb 1984

Scritto il 3rd febbraio, 2009 Autore: admin.
Categorie: Come eravamo, foto, rimini, Samb, scontri, Trasferte Samb. Letto 5.352

Cesena - Samb 84-85

TRASFERTA CESENA SAMB 1985.

Era un giorno di fine aprile del 1985, l’anno in cui il mitico Mazzetti colse una clamorosa salvezza in serie B dandoci la possibilità di giocare l’anno dopo il derby con le pecore e l’anno in cui l’ancor più mitico Borgonovo giocava con la Samb e all’andata aveva castigato un’ostico Cesena nel finale.

I cesenati erano una tifoseria che, al pari dei pescaresi, non disertavano quasi mai la trasferta al Ballarin, pur andandosene più di una volta prima della fine della partita e spesso con le ossa rotte.
Dai tempi della nostra trasferta di massa a Cesena nel 1978/79 (3000 tifosi) era nata con loro una rivalità acuita dal loro odio per gli amici riminesi.

Quel giorno due pulman carichi di ultrà partirono dalla piazza Garibaldi (vecchio luogo di ritrovo per trasferte che si creavano dal nulla col passaparola “llà mbiazza”). A bordo c’era gente che ha fatto la storia dell’Onda d’Urto: lu Bom, Nepa, International, lu P***, per citare alcuni di quelli che mi ricordo, poi gente della piazza, gente della Rocca (all’epoca la banda più temuta e rispettata in città), di S.Filippo, Ragnola, P.to d’Ascoli. Una bella crema che subito mi dette garanzie per lo scontro che sarebbe stato inevitabile. (Erano anni di trasferte senza scorta e senza settori riservati).

Ci si ferma in un autogrill vicino Cesena e i nostri autisti vanno a pranzo dentro mentre noi ci accampiamo fuori a sgranocchiare i nostri panini. Ad un certo punto arrivano un paio di riminesi (di cui uno era il loro vecchio capo che spesso poi rincontrammo negli anni successivi fino ai tempi della C2 dell’era Gaucci) con cui ci si era dati appuntamento. Loro lasciano la macchina e salgono sul pulman nostro.
Ci dicono che il resto del gruppo era andato a Cesena col treno e ci avrebbe aspettato alla stazione, ed in caso di attacco dei cesenati prima del nostro arrivo si sarebbero potuti difendere con delle lanciarazzi.

Arriviamo alla stazione e non li troviamo, nonostante il treno da Rimini fosse già arrivato. Si va in corteo verso lo stadio, ingaggiando qualche schermaglia isolata con i tifosi locali che incontriamo per strada. Finché arrivati allo stadio passiamo sotto la loro curva, gridando cori per la Samb e urla di sfida verso gli ultrà cesenati, che si affacciano verso l’esterno lanciando bottiglie di vetro, ma senza uscire fuori.

Ultras Samb in corteo a cesena 1984

Dopo un po’, con l’arrivo delle prime divise, ci dirigiamo verso la nostra curva passando dietro la tribuna ed entriamo. All’ingresso vedo i riminesi (una buona ventina), che sono dentro il campo a provocare per lo scontro i cesenati, e ci invitano ad entrare anche a noi, ma lì intervengono i carabinieri e tutti rientrano nelle rispettive curve.
Ci compattiamo e facciamo un buon tifo. Loro non sono granché come tifo, complice una gara scorbutica. La maggior parte dei cori è di disprezzo tra noi e loro. La squadra combatte, ma verso la fine un gol di Sanguin dà la vittoria al Cesena, scatenando alcune scaramucce con i tifosi locali nella nostra curva.

A fine gara ci raduniamo e usciamo per andare incontro alla nostra battaglia, riprendendo la strada sotto la tribuna verso la sud, ma i cesenati avevano fatto il giro opposto dello stadio e ci presero alle spalle.
Mi ricordo che mi trovavo nelle retrovie quando qualcuno gridò “eccoli là i cesenati!! carichiamoli”, ci girammo e li avevamo alle spalle, in buon numero, armati di mazze da baseball, aste di bandiera e bastoni vari. Mi ero ritrovato così in prima linea.
Istintiva parte la nostra carica cinte alla mano. Loro si arrestano. Si guardano tra loro titubanti. Accennano a ritirarsi, ma ad un certo punto dal loro gruppo parte una sassaiola fittissima con i “ciotti” raccolti dalla massicciata della ferrovia che passava lì di fianco (all’epoca anche da noi era facile e usuale scavalcare e attraversare i binari). Inizialmente cerchiamo di schivare i sassi che piovevano però sempre più fitti (uno colpì un mio amico di S.Filippo in un occhio compromettendoglielo per sempre), fino a farci battere in ritirata. Anche alcuni carabinieri che intendevano scortarci alla stazione furono tra i primi a correre via.

Arretrati fino alla loro curva ci arrestammo e ci ricompattammo, rendendoci conto della tragedia che aveva colpito il nostro amico che fu soccorso da un’ambulanza. Iniziammo la caccia al cesenate, facendo il vuoto intorno a noi tra i tifosi presenti. Qualcuno di questi restò ad accapigliarsi, ma fu pestato inesorabilmente al grido di “infami”, “vigliacchi”.

Eravamo furiosi con gli ultrà perché li eravamo andati a cercare, li avevamo caricati e invece loro avevano preferito tirarci le pietre da lontano (al tempo gli scontri erano corpo a corpo, non c’erano scorte e leggi speciali che tenevano le tifoserie lontane centinaia di metri). Eravamo a casa loro e nessuno di loro ci fece vedere la sua brutta faccia da vicino.

Ci incamminammo verso la stazione inveendo contro tutti e qualche malcapitato cesenate incontrato per strada prese calci e schiaffi.

Arrivammo alla stazione dove ritrovammo i carabinieri che volevano farci ripartire, ma ci ribellammo decisamente. Nessuno si sarebbe mosso da Cesena finchè il nostro amico non fosse tornato da noi. Alcuni ultrà cesenati si affacciavano da lontano sul viale provocandoci, ma le fdo non ci facevano allontanare, finché alcuni di noi riuscirono a passare di soppiatto (da un’uscita su un giardino mi sembra) e corsero incontro ai cesenati che si dileguarono definitivamente.

I riminesi ripresero il treno per tornare a casa e ci salutammo con i rispettivi cori “tornerete in serie B” e “resterete in serie B”.

Tempo dopo, avute rassicurazioni sul nostro amico, ripartimmo per S.Benedetto. Nel viaggio di ritorno, tra ricordi e recriminazioni sulla trasferta, si incominciò a parlare della successiva e più importante partita al Ballarin della domenica dopo, gettando le basi per quella che fu la più grossa batosta che i pescaresi subirono a SBT.

AP

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7 commenti.

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u*s sez. pedaso

Commento on febbraio 4th, 2009. MyAvatars 0.2

Bellissimo post … ero un ragazzino appena 15 enne ,era la seconda volta che andavo a cesena merda , da pedaso partimmo in dieci con due macchine guarda caso entrambi erano alfette mi ricordo bene i casini fuori lo stadio ..altri tempi … “passati “che non ritornan più.
saluti ultras

Luca

Commento on febbraio 5th, 2009. MyAvatars 0.2

Ciao mi chiamo Luca e vi scrivo dalla redazione di Showfarm (www.showfarm.com), un portale dedicato all’intrattenimento e allo spettacolo. Ci piacerebbe avere un vostro contatto privato per farvi una proposta. Il mio indirizzo mail è [email protected]
A presto

Luca

Commento on febbraio 6th, 2009. MyAvatars 0.2

Un racconto stupendo e che descrive esattamente lo svolgimento dei fatti. Per la cronaca, il ragazzo ferito all’occhio non riportò assolutamente gravi traumi visto che adesso ci vede benissimo…

cesenate

Commento on febbraio 6th, 2009. MyAvatars 0.2

entro nel vostro forum in punta di piedi,vorrei sapere come siete messi a livello di gruppo e quanti verrete domenica..

taz

Commento on febbraio 8th, 2009. MyAvatars 0.2

circa 600

r&b

Commento on febbraio 9th, 2009. MyAvatars 0.2

x non dimenticare
Grazie a chi ha scritto quest’articolo!

VITTO US

Commento on febbraio 9th, 2009. MyAvatars 0.2

potreste mettere sul sito il video dell’arrivo alla stazione di ancona ? c’è anche su youtube ma non lo fà vedere dice ke è un video personale.
grazie..ultras * samb

gigi66

Commento on aprile 25th, 2009. MyAvatars 0.2

grande questo racconto io c’ero ed e’ successo per filo e per segno cosi’ a rieggere queste cose i viene ancora la pelle d’oca ciomunque gli anni passano e ora dobbiamo andare avanti per quelli che non ci sono piu’ ,forza SAMB dai che ci salviamo per volare un’altranno i BBBBBB .

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