NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, NO ALLO STATO DI POLIZIA

Scritto il 29th giugno, 2009 Autore: admin.
Categorie: Tematiche ultras. Letto 2.763

No Violenza«È l’anticamera della carta sui diritti civili, un provvedimento da Ventennio». Lorenzo Contucci, avvocato di molti ultras ed esperto del pacchetto antiviolenza negli stadi, osteggia l’introduzione dal prossimo campionato della tessera del tifoso. Voluta dal ministro Amato (subito dopo la morte a Catania del commissario Raciti) e messa in pratica adesso da Maroni, si presenta come uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio. Per contrastare gli episodi di violenza.

Dov’è il problema avvocato?

Non sono contrario di per sé alla tessera perché è corretto che una proprietà adotti una fidelizzazione coi propri supporter e cerchi di invogliare il proprio cliente con un rapporto di natura premiale. Se sono un sostenitore che va sempre allo stadio in casa, è giusto che in trasferta guadagni dei punti che mi consentono delle agevolazioni rispetto a quelli di solito guardano la partita in televisione.

E allora?

Questa non è la tessera del tifoso ma quella del Viminale, nel senso che da un lato la società si regola con i clienti-tifosi, dall’altro ci vuole il nullaosta della questura come per il porto d’armi. Si configura uno stato di polizia.

Quindi contesta il controllo delle questure?

Il problema sono i criteri con cui viene distribuita la tessera. Vieta l’emissione o la vendita per qualsiasi persona sottoposta a daspo o che è stata condannata, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Quindi se uno, sbagliando, fa una bravata da giovane poi per tutta la sua vita non potrà più entrare negli stadi.

In realtà Lega Calcio e Viminale dicono che non possono usufruirne solo chi ha una diffida in corso o chi ha avuto una condanna negli ultimi 5 anni.

Non è vero. Mentono sapendo di mentire. L’articolo 9 della legge 401 del ’89 è chiarissimo: non devi esser stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o causa di manifestazioni sportive. E non c’è scritto negli ultimi 5 anni. Stesso discorso per il daspo. In base all’articolo tutti i soggetti che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l’esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera. Poi forse le questure faranno una circolare per ammorbidire il provvedimento. Ma la legge rimane quella.

Quindi anche se alla fine uno viene prosciolto non può più accedere negli impianti?

Certo, la legge non prevede questo caso. C’è un vulnus giuridico, siamo allo azzeramento dei diritti civili di una persona. E malgrado quanto dica il ministero degli Interni a Milano ci sono già alcuni precedenti.

La tessera del tifoso infatti prende come modello la carta milanista Cuore Rossonero.

Un caso?Forse c’è un piccolo conflitto d’interessi (ride, ndr). Comunque la società ha distribuito all’inizio del campionato migliaia di tessere e successivamente il Viminale ne ha bloccate tantissime facendo un grande screening. Alcune sono state invalidate e inserite in un’apposita black list. Da qui il grido d’allarme delle tifoserie del Paese.

Nel resto d’Europa però esistono le tessere del tifoso e il modello non crea malumori.

Ma non sono gestite dallo Stato. A differenza dell’Italia le società sono padrone degli stadi quindi decidono loro chi volere: il nullaosta non viene dato dalla questura. Ad esempio, in Inghilterra le membership card sono gestite dalla proprietà, sono a pagamento e hanno sostituito il pubblico da popolare a ceto benestante. Non tutti possono permettersi la gold card. E’ un meccanismo turbocapitalista, non mi piace ma è così e gli ultras lo accettano.

La scritta «No alla tessera del tifoso» campeggia sui muri di molte città italiane da Roma a Firenze, Napoli e Milano. Sta rinascendo un movimento ultras?

Stanno localizzando la protesta attraverso campagne di sensibilizzazione, ma non escludo che facciano anche una manifestazione nazionale. Non sono contrari, ribadisco, alla tessera in generale ma ai suoi criteri di assegnazione. Chiedono di modificare due articoli della legge, per il resto sono anche favorevoli a vietare la tessera per chi ha un daspo in corso o ha commesso, negli ultimi 5 anni, reati in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Con un pizzico di buon senso Maroni potrebbe risolvere facilmente la questione, c’è di mezzo la democrazia. Altrimenti faccia come vuole e si troverà proteste ovunque e stadi vuoti.

A livello legale sta preparando un’offensiva?

Sono pronto insieme a un pool di avvocati a fare ricorsi di ogni tipo e in qualsiasi sede. Compresa
la corte di giustizia europea. La partita è appena iniziata.

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8 commenti.

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DANK

Commento on giugno 29th, 2009. MyAvatars 0.2

Solo scendendo in strada si possono cambiare le cose!

H69

Commento on luglio 1st, 2009. MyAvatars 0.2

SPERO CHE QUEST’OCCASIONE SIA SFRUTTATA DAGLI ULTRAS D’ITALIA PER FARE FINALMENTE UNA PROTESTA COME SI DEVE E ALLA QUALE NON POSSONO METTERE IL BAVAGLIO.
CERTO PENSARE CHE UNO CHE HA ACCESO UNA FIACCOLA NON PUO’ ENTRARE IN UNO STADIO, MENTRE GENTE CHE HA RUBATO SOLDI ALLE CASSE DELLO STATO PER MILIONI DI EURO CI POSSONO ANDARE TRANQUILLAMENTE LA DICE LUNGA SULLO STATO DEL DIRITTO E DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA.
QUESTO STATO MI FA SCHIFO!

ANTIMA

Commento on luglio 2nd, 2009. MyAvatars 0.2

Ci manca solo il microchip del tifoso!!!!
sez. sempre più orwell

Ben

Commento on luglio 14th, 2009. MyAvatars 0.2

Io credo che se un individuo va allo stadio,come da ogni altra parte,e si comporta da persona civile,non è una divisa o una carta del tifoso che lo deve preoccupare! Io vado allo stadio da oltre 35 anni,in curva,e non mi è mai accaduto nulla! I guai chi li cerca, di solito,li trova sempre!

StReGoNe

Commento on luglio 21st, 2009. MyAvatars 0.2

Carissimi, vi inviterei a leggere bene la legge in quanto non è come è stato interpetrato da chi ha scritto il comunicato.
L’art. 9 in oggetto dice:

Art. 9.
Nuove prescrizioni per le societa’ organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio

1. E’ fatto divieto alle societa’ organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell’interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all’articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

Pertanto , l’art. 9 della Legge 4 aprile 2007, n. 41 SI RIFA’
all’articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401 che ti riporto in seguito

Art. 6

Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive
Nei confronti delle persone che risultano denunciate o condannate anche con sentenza non definitiva nel corso degli ultimi cinque anni per uno dei reati di cui all’art. 4, primo e secondo comma della legge 18 aprile 1975, n. 110, all’art. 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, all’art. 2, comma 2, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, e all’art. 6-bis, commi 1 e 2, della presente legge, ovvero per aver preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza, il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive specificamente indicate, nonchè a quelli, specificamente indicati, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime.

Se ho sbagliato l’interpretazione della legge accetto spiegazioni.
Ma credo che una legge debba essere letta nei minimi particolari.

Svegliarsi

Commento on settembre 4th, 2009. MyAvatars 0.2

Ben un cittadin o normale ha bisogno del documentio d’ identità per spostarsi in uno stato democratico. STOP!
Se poi si paga allora è ovvio che c’è bisogno della ricevuta ( biglietto.
ora tu dimmi cosa c’entra la tessera del tifoso in tutto ciò ma sopratutto se è normale che VINCOLI la libertà li spostamento di un cittadino.
Se non l’ hai capito è l’ennesimo tentativo di schedatura di massa ad opera dei soliti gruppi sovrannazionali.
I nostri politici camerieri dei banchieri ovviamente a seconda della nazione sanno dove meglio piazzarla. In Italia ovviamente è lo stadio.
c’ hai 35 anni, e i sopprusi al cittadino li dovresti riconoscere anche perchè penso che le tasse le paghi pure tu. Il messaggio “vincolare la libertà tramite una tessera” è pericolossisimo non scherziamo, la questione ultras non c’entra nulla.

v

Commento on settembre 14th, 2009. MyAvatars 0.2

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO…ULTRAS TARANTO CURVA NORD

JOSE LOCO

Commento on agosto 31st, 2010. MyAvatars 0.2

NON SE NE PUO PIU
ULTRAS D’ITALIA UNIAMOCI E COMBATTIAMO
CONTRO MARONI- SKY – E PER LA NOSTRA LIBERTA
ULTRAS GRAGNANO SEMPRE PRESENTI

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