Centinaia di tifosi rossoblù hanno affollato ieri la chiesa dei Padri Sacramentini
Lacrime ai funerali di Tamburello
Una folla com mossa, ieri mattina, ha salutato per l’ultima volta Luigi Coccia.
Sono state centinaia, infatti, le persone che ieri hanno affollato la chiesa dei Padri Sacramentini in occasione dei funerali dello storico tifoso rossoblù scomparso nella notte tra lunedì e martedì. La bara del quarantacinquenne, noto in città e tra gli ultras con il soprannome di Tamburello, ha lasciato l’ospedale ieri mattina e, prima di giungere in chiesa, è stata scortata fino allo stadio Riviera delle Palme per un ultimo giro intorno a quegli spalti che per decenni lo hanno visto autentico protagonista dello sport locale.
Dopo la funzione religiosa la bara è stata salutata da un lungo applauso e dal colore dei fumogeni da stadio che sono stati accesi per rendere omaggio alla salma. Quindi è stato accompagnato da un fiume di persone fin dentro il cimitero sambenedettese dove ora, Gigi, riposa in pace.
Una sosta, doverosa, il corteo l’ha fatta di fronte al Caffè Storico di via Fileni, il bar che Tamburello aveva portato avanti per anni insieme al fratello. In tantissimi hanno voluto accompagnare il corpo di Luigi nel suo ultimo viaggio. I parenti, gli amici di sempre, i compagni delle mille trasferte fatte per seguire la Sambenedettese in giro per l’Italia.
Tra loro anche don Stefano Iacono, il sacerdote legato a Tamburello da una profonda e vecchia amicizia e dalla medesima passione per i colori rossoblù.
Toccanti le sue parole di fronte alla tomba dell’amico. Intanto a lutto c’è un’intera comunità . Gigi era uno dei gestori del muro del sito Ultras Samb le cui pagine sono state letteralmente subissate di messaggi di cordoglio provenienti non solo dai concittadini, ma anche dai tifosi di tutta Italia.
Ieri mattina, ai funerali, c’erano anche alcuni tifosi pescaresi che hanno raggiunto la chiesa sambenedettese per rendere all’ultras scomparso l’estremo saluto. La morte di Luigi Coccia ha lasciato attonita un’intera comunità . Conosciutissimo, così come tutta la sua famiglia, era considerato dai suoi tanti amici un punto di riferimento, un uomo su cui poter sempre contare.
EMIDIO LATTANZI
dal Corriere Adriatico
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